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Il film racconta in flashback la vita di Salvatore, un regista di successo ma intimamente infelice, che non è mai ritornato al paese siciliano in cui è cresciuto ed ha vissuto l'unica vera storia d'amore della sua vita.
La notizia della morte di Alfredo, proiezionista nel cinema del paese nonché suo mentore professionale, amico di una vita ed autentica figura paterna per un orfano di guerra come lui, diventa l'occasione per ripercorrere la sua formazione e la sua vita e trovare il coraggio di tornare nelle sue terre.
Bob abita a Milano ed è un manager. Giovanna, la sua compagna, è rimasta vedova e ha un figlio, Tom, al quale Bob è molto affezionato.
Quando muore una sua zia nobile, Bob viene a sapere di aver ereditato un castello in Toscana. Bob, Giovanna e Tom erano convinti di andarlo a vedere per poi venderlo, ma invece restano meravigliati dalla magia e dall'atmosfera di quel posto. Tom familiarizza subito con i due cani della villa.
Il paese fa conoscere ai tre una vita molto più tranquilla e semplice rispetto al caos di Milano. E decidono di rimanere.
Tuttavia, un notaio imbroglione tenterà in tutti i modi di mandarli via per appropriarsi del castello.
Matteo Scuro è un settantenne originario del comune siciliano di Castelvetrano, ex impiegato dell'anagrafe in pensione, vedovo e completamente solo, che immagina sempre di parlare con la moglie Angela e i figli ancora bambini, comportandosi come se fossero presenti insieme a lui e avendo delle visioni con loro protagonisti.
I suoi cinque figli, tre maschi e due femmine, lo hanno reso nonno di diversi nipoti ed abitano nell'Italia continentale nelle città di Napoli, Roma, Firenze, Milano e Torino.
Dal momento che i figli non hanno partecipato, come gli avevano promesso, ad una vacanza estiva di gruppo da lui organizzata, Matteo decide di andarli a trovare, cosa che in precedenza non ha mai fatto, lasciando sempre che fossero loro a venire in Sicilia per incontrarlo…
A guerra appena finita, un reduce, il professor Angelo, è accolto in un sanatorio siciliano. Uno dei suoi polmoni sembra ormai colpito, ma il primario, detto "il Gran Magro", nel suo caso non esclude una guarigione. Là il malato conosce Marta, che il primario spinge a esibirsi in faticose danze sul palcoscenico del teatrino dell'ospedale. La donna, consapevole del proprio fascino e tenacemente attaccata alla memoria dei suoi successi di anni prima, fa presto ad incantare Angelo. I due diventano amanti e si incontrano fuori in luoghi segreti: lei vogliosa di vivere, lui sempre timoroso del contagio.
Il commissario Massimo Fedeli (Massimo Ranieri), depresso a causa della morte di suo figlio Luca, sarà di nuovo alle prese con una spirale di intrighi criminali che lo conduce da Napoli in Germania, Spagna e infine a Beirut, dove tanti bambini vengono venduti per essere sottoposti a prelievo di organi, oggetto di traffici illeciti.
In una villa sul Lago di Como una decrepita ereditiera sovvenziona ricerche sullo "Juvenil", un prodotto che ridona la giovinezza, compiute da un gruppo di ragazzini di intelligenza portentosa.
Quando le loro menti hanno bisogno di requie, Swift, l'uomo cibernetico che guida il programma, consiglia di affidare i piccoli geni all'umile giardiniere Furio, il quale nella sua supposta idiozia insegna loro a ridere, a giocare a mosca cieca, ad ascoltare il vento e a sentire i profumi della terra.
Grazie a questo incontro, l'esperimento prosegue a buon fine perché i ragazzini capiscono cos'è che manca ancora nell'esperimento.
Franco Melis è un attore comico, reduce da grandi successi con film trash a partire dai tardi anni settanta, ma che negli anni ha sperperato i suoi guadagni. In solitudine e senza denaro, Melis trova la forza di reagire alla sua depressione: attraverso il suo manager, Renzo Polpo, trova una parte in un film molto lontano dalle sue precedenti prestazioni, che viene presentato a una rassegna cinematografica di alto profilo culturale e che sembra godere legittime chance di vittoria.
Angelo si è laureato in lettere, ma è entrato nei corpi speciali della polizia e viene inviato a Volci, in Sicilia.
Con l'aiuto del collega Sante Venuti e fingendo di essere un professore di lettere deve proteggere Rosangela Romeo, sua alunna, sorella di un mafioso detenuto all'Ucciardone che si spera possa pentirsi.
Il paese è in mano a Don Puglisi, latitante, che si appoggia a Raniero.
Ma quando c'è di mezzo la mafia e gli interessi in gioco sono tanti è difficile che tutto fili liscio.
Don Carlo Vasari è un prete anticonformista spesso in disaccordo con gli alti gerarchi della Chiesa.
Per questo motivo viene mandato in un carcere minorile a Crotone, nel sud Italia.
Nino, un detenuto sedicenne, viene accusato di omicidio ma padre Speranza non crede alla sua colpevolezza e intraprende una coraggiosa indagine personale per scagionarlo.
Dal neorealismo a oggi, molti attori bambini hanno popolato il nostro cinema.
In film che vanno da I bambini ci guardano, Sciuscià e La ciociara, fino a Nuovo Cinema Paradiso e La vita è bella e molti altri.
Alcuni hanno continuato la loro carriera, altri l'hanno subito interrotta dopo un grande successo.
Li ritroveremo, oggi, per raccontare quell'esperienza.
Scopriremo cosa è accaduto dopo e se i loro pensieri confidino attese mancate, delusioni e rimpianti, oppure rivelino serenità e soddisfazioni. Per riflettere su come e perché, anche in periodi storici diversi, un'esperienza così forte può condizionare il percorso di una vita.
Da "Nuovo Cinema Paradiso" di Giuseppe Tornatore, film che ha vinto il Premio Oscar nel 1990, in cui era l'indimenticabile bambino protagonista al fianco di Philippe Noiret, alla retinite pigmentosa, una rara forma di cecità ereditaria che colpisce circa una persona su tremila.
L'incredibile storia di Totò Cascio raccontata nel cortometraggio "A Occhi Aperti", dalla regia di Mauro Mancini e realizzato da Movimento Film con Rai Cinema per Fondazione Telethon.